Frasi al vento.

Lascio che le cose mi portino altrove... Ma l' animale che mi porto dentro non mi fa vivere felice mai si prende tutto anche il caffè mi rende schiavo delle mie passioni Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni Meccanici i miei occhi di plastica il mio cuore meccanico il cervello sintetico il sapore meccaniche le dita di polvere lunare in un laboratorio il gene dell'amore Supercalifragilespiralitoso, Autofranitendimento

martedì 1 giugno 2010

Mirare, puntare, fuoco!

Non mi spiegherò mai come si possa fare del male di proposito.
Il tutto con la massima leggerezza, mani e coscienza pulite.

Dove nasce il desiderio?
Dall'odio.
Eppure io odio
ma non ho per questo mai desiderato intenzionalmente ferire.

Sfogarmi, contrattaccare, difendermi. Si, con forza!
Distruggere, lacerare, annientare, scagliarsi con ferocia per sentire il sapore metallico del sangue nemico.
Mirare, puntare, fuoco.
No.


L'ennesima manifestazione della mia incapacità a vivere, 
a comprendere le meccaniche del mondo, 
a seguirne le regole.





Forse fa bene riversare la propria frustrazione sugli altri,
aiuta ad odiarsi di meno.
Macchinare, progettare e a sangue freddo colpire,
si forse funziona a sentirsi
meno vulnerabili.

La miglior difesa è l'attacco?
Non lo saprò mai, a meno che non impari a vivere, 
cosa quanto mai improbabile.

Però ad incassare stoccate sono bravissima.
Non faccio neanche rumore
mentre la lama mi trafigge la carne.
L'ennesimo colpo,
solo uno in più.
L'ennesima ferita
di cui rendere grazie.
   

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