Frasi al vento.

Lascio che le cose mi portino altrove... Ma l' animale che mi porto dentro non mi fa vivere felice mai si prende tutto anche il caffè mi rende schiavo delle mie passioni Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni Meccanici i miei occhi di plastica il mio cuore meccanico il cervello sintetico il sapore meccaniche le dita di polvere lunare in un laboratorio il gene dell'amore Supercalifragilespiralitoso, Autofranitendimento

lunedì 24 maggio 2010

Il tempo è incerto, gli amici se ne vanno.

Il tempo è incerto, come me.
Non ho voglia di studiare, di leggere, men che meno di restare ferma.
E qui ci riconduciamo al tema madre: che fare?
Uscire, andare, dove?
Gli "amici" non ci sono. Ottenuto lo scopo della canonica passeggiata del sabato puntuali spariscono tutti, si dissolvono prima che tu possa dire "Vaffanc...".
C'é chi non sa, chi intuisce e chi finge di non capire, tutti se ne fregano, tutti se ne vanno.
Due risate, parole vuote, sentimenti annacquati e Bon, ci vediamo il prossimo sabato per ripetere il rituale.
Domenica, primo pomeriggio, che fare?
Parlo a un computer, all'aria, a te ce forse stai leggendo e ti dico cio' che nessuno sa.
Ti dico che la mia tanto amata solitudine, oggi fa male.
Ti dico che vorrei per una volta sentirmi, non dico capita, ma accettata.
Momento di debolezza, scivolo dalle posizioni, lo so.
Ma é proprio di questo che parlo, accettata da me prima ancora che da te.
Ti dico che  " a modo mio, avrei bisogno di carezze anch'io, a modo mio, avrei bisogno di sognare anch'io. ".
Che oggi il freddo mi rompe le ossa.
Sento, si, sento ancora qualcosa, ma é solo gelo.
Amata, maledetta solitudine, sai che facciamo?
Stasera andiamo a teatro.
Io a fingere che tu non ci sia,
tu per un momento a volare lontano.
Spero di trovare i biglietti.
   

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