Frasi al vento.

Lascio che le cose mi portino altrove... Ma l' animale che mi porto dentro non mi fa vivere felice mai si prende tutto anche il caffè mi rende schiavo delle mie passioni Svincolarsi dalle convinzioni, dalle pose, dalle posizioni Meccanici i miei occhi di plastica il mio cuore meccanico il cervello sintetico il sapore meccaniche le dita di polvere lunare in un laboratorio il gene dell'amore Supercalifragilespiralitoso, Autofranitendimento

domenica 26 settembre 2010

Abulia emotiva

Voglio essere trascendente,
emanciparmi dalle emozioni
anestetizzarmi il cuore.

Non voglio più il dolore
non sento più l'amore
non voglio più sporcarmi con le emozioni.

C'è un quantitativo di male che ogni persona può ricevere
oltre il dolore la rende meccanica.

Voglio andare avanti e,
se l'unico modo per farlo è l'abulia emotiva,
sarà l'anima ad andarsene per prima.

Vado ad un livello successivo,
dove dare vita a cià che scrivo.
Sono paranoico ed ossessivo,
fino all'abiura di me. 

7 commenti:

  1. Adoro come scrivi, sembri davvero molto intelligente :)
    Ultimamente io sto attraversando la fase della mia vita in cui devo decidere se diventare sempre più misantropa ed emanciparmi dalle emozioni o farmi ingannare da esse ed essere felice all'interno di un illusione...e sono sempre più daccordo con te!
    Complimenti davvero mi piace un sacco il tuo "stile".. :)

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  2. Ciao Aspera, finalmente ce la faccio a commentarti...
    Sono felice di averti incontrata,in questi giorni ho letto tutto il tuo blog, uno dei pochi che hanno saputo catturarmi dal primo all'ultimo post...
    Il tuo mostro e' lo stesso mio, ma io non sono mai stata capace di raccontare le emozioni come fai tu...
    Ripeto un po' quello che ho gia' scritto da me, ma me le fai sentire sulla pelle.
    Ho sofferto tanto nella mia vita, e ogni volta mi sono ripromessa di non lasciarmi scalfire piu' da niente.
    Ho anestetizzato i miei sentimenti, rendendomi insensibile per sopportare un dolore lacerante e insopportabile.
    Ho deciso di non vivere, facendo morire tutte le emozioni che nascevano dentro di me...
    Poi un giorno mi sono affacciata alla finestra, e mi sono accorta con angoscia di non provare piu' niente, di essere morta dentro...
    Non ero piu' io a respingere le sensazioni, erano loro a non presentarsi piu'...
    Vivo in una gabbia invisibile, vedo il mondo ma non riesco ad integrarmi nella realta', vivo tutto con distacco...
    E mi dispiace.
    Perche' vorrei reimparare a far circolare le emozioni, a permettere al dolore di seguire il suo naturale corso...

    Permettimi di ringraziarti per tutte le volte che mi sei stata vicina " in ospedale"...
    I tuoi commenti mi hanno fatto bene al cuore...forse e' segno che l'anestesia non ha attecchito completamente...
    Ti mando un grandissimo abbraccio.
    Dona

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  3. Ecco, una lacrima.
    Commozione.
    Grazie,
    hai ragione,
    forse qualcosa riesce ancora a filtrare.
    Grazie col cuore,
    anche per aver trovato,
    nonostante tutto,
    il tempo e la voglia "entrare nei miei pensieri"
    un forte abbraccio.

    Grazie anche a Victoria e a Olivia,
    Ovviamente ;)
    Spero di sentirvi prestissimo,
    un abbraccio!

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  4. Dalle tue parole si direbbe tutt'altro che un'anestesia emotiva.
    Forse non ti accorgi della tua sensibilità, o forse hai paura di soffrire proprio lì dentro dove siamo più fragili.
    Beh, la vita è anche questo. E' anche sofferenza.
    Io ti consiglierei di passare da me e di leggere il tuo commento. Leggere tutti i commenti che hai lasciatoi in giro per i blog come se ci fosse qualcuno che li dice a te..

    perchè è vero, sei splendida così; e quando sarai libera dalle tue ossessioni ti accorgerai appieno di quello che sei.

    Non la senti la tua "delicatezza nell'essere presente"? ;)
    Io si, e ti ringrazio di cuore per questo..
    un bacio, bella

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  5. Grazie per i tuoi incoraggiamenti immancabili, con tutto il cuore...
    Forse ieri sera non ce l'avrei fatta a finire il piatto senza tutte voi a spronarmi in continuazione...
    Ho vuotato un piatto, e mi sembra di avere scalato l'Everest...
    Pero' sono piccole conquiste che danno la forza di andare avanti, di non cedere...
    Sono strafelice di poterle condividere anche con te.
    Un grandissimo abbraccio.
    Dona

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  6. Sono felice che qualcuno mi dedichi un pensiero, anche se non ci conosciamo...
    Mi trasmetti molto di piu' tu delle persone che " faticano" tanto a starmi vicino nella realta' in questo momento..
    E non devi preoccuparti per le assenze dal blog...
    Spero solo di poter leggere presto come ti vanno le cose...
    Se stai usando davvero l'abulia emotiva per andare avanti...da quello che mi fai arrivare sempre, penso di no...
    Un abbraccio.
    Dona

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